Cerretto Langhe

AutoriOlivieri, Antonio
Anno Compilazione1996
Anno RevisioneVERSIONE PROVVISORIA
Provincia
Cuneo.
Area storica
Alta Langa.
Abitanti
383 (ISTAT 1991).
Estensione
10.13 km2 ( ISTAT 1991).
Confini
Roddino, Sinio, Albaretto della Torre, Arguello, Cravanzana, Serravalle Langhe (cfr. carta allegata ISTAT 1991).
Frazioni
Cerretta, Pedaggera, Cavallotti, San Rocco-Cappelletta ('località abitate' diverse dal capoluogo secondo il 13° censimento, 1991). Il Casalis (IV vol., pp. 441-43) elenca le frazioni Cerretta, Lesme e Nocetti.
Toponimo storico
(Nel Dizionario Cerreto). Il toponimo è attestato nel 1181 nella forma Cerretus e nel 1217 nella forma Ceretus. Il determinante 'delle Langhe' venne aggiunto al toponimo nella forma 'Ceretto' con R. D. 4 dic. 1862 (Manno, vol. III, s. v. Ceretto delle Langhe)».
Diocesi
Alba, dal medioevo senza interruzione fino al riassetto circoscrizionale diocesano del 1817, cui fu data occasione dalla creazione della diocesi di Cuneo..
Pieve
Non individuata.
Altre Presenze Ecclesiastiche
La parrocchia di Cerretto è dedicata alla B. Vergine Annunziata; sul territorio sono presenti tre cappelle (Manno, vol. IlI s. v.) (una, secondo il Casalis, IV vol., pp. 441-43, intitolata a S. Andrea apostolo, affidata ai disciplinati).
Assetto Insediativo
         
Luoghi Scomparsi
Non rilevati.
Comunità, origine, funzionamento
Anche per Cerretto, come per Arguello (cfr. scheda), non risultano attestazioni medievali di una attività sul piano politico nelle vesti di comunità organizzata. Nel doc. del 1276 citato oltre (di una tipologia, per sua natura, inadatta a recare attestazioni del tipo di quelle che qui si vorrebbero)? D'altra parte quanto si può leggere oltre (Feudo) Cerretto «de Languis» compare con le caratteristiche di apprestamento difensivo (castrum) e di distretto su cui esercitare le prerogative signorili (contitus). Dal settecentesco «Inventare delle scritture che contengonsi nell'archivio della comunità di Cerretto» (cit. oltre, catasti) risulta comunque che la comunità era sicuramente attiva sul piano amministrativo (produzione di bandi campestri, consegnamenti) nella seconda metà del Cinquecento.
Statuti
Non risulta l'esistenza di statuti. L'inventario settecentesco (vd. Catasti) cita però una abbondante produzione di bandi campestri: anzitutto una transazione, non datata, tra i marchesi del luogo e la comunità, in cui quest'ultima viene investita della potestà di fare bandi; poi elenca bandi del 1568, del 1603, del 1765. Questi ultimi dettero origine a liti con non meglio identificati 'opponenti", che avevano causato il ricorso della comunità al Senato di Torino, il quale avrebbe dovuto approvare e 'interinare' i bandi, cosa che poi in effetti fece, a quanto risulta dall'inventario, nell'aprile del 1768.
Catasti
Catasto 1727 (una unità archivistica), 1730 (idem) restituiti dal comune di Serravalle (vedi sopra, Mutazioni distrettuali e territoriali). I catasti del 1726 e 1730 e un «Registro della magnifica comunità di Cerretto» del 1701 sono conservati ancora nell'Archivio comunale di Serravalle Langhe (vedi rinv. dell'Arch. coiyl di Serravalle Langhe presso la Soprintendenza Archivistica del Piemonte). Possediamo inoltre un settecentesco «Inventaro delle scritture che contengonsi nell'archivio della comunità di Cerretto» (AST, Corte, Paesi in genere. Inventati delle comunità, m» 4) da cui risulta l'esistenza di due antichi catasti in latino che l'estensore dell'inventario non seppe datare, comprensive di mutazioni e trasporti degli anni 1560-1574. Vennero pure inventariati un registro (sommarione) formato in seguito alla misura generale del territorio compiuto nell'agosto 1702; un libro dei trasporti della comunità degli anni 1702-1722; un registro formato in seguito alla misura generale del 1727 e un libro di trasporti iniziato nel 1730 e ancora in uso al momento,della compilazione dell'inventario.
Ordinati
II comune di Serravalle Langhe conserva ancora (vedi sopra, Mutazioni distrettuali e territoriali) gli ordinati di Cerretto dei seguenti anni: 1761-1833, 1821-1848, 1915, 1919 (vedi l'inv. dell'Ardi, com. di Serravalle Langhe presso la Soprintendenza Archivistica del Piemonte). L'inventario settecentesco citato al punto precedente elenca libri di 'convocati' o 'ordinati' della comunità per gli anni 1682-90, 1682-92, 1732-39, 1742-60, 1761-71, 1771-76, 1777-82.
Dipendenze nel Medioevo
Non rilevata.
Feudo
Nel 1276 Enrico del Carretto f. q. Giacomo del Carretto marchese di Savona dona a Tommaso marchese di Saluzzo castello villa territorio contìtus e giurisdizione di Serravalle «de Languis» e tutti i diritti che gli spettavano sul castello e contìtus di Corretto «de Languis» (Tallone 1916, p. 390, doc. 37).
- Cerretto fece parte in età moderna — insieme ad Arguello, Gorzegno e Cravanzana — del marchesato di Gorzegno, feudo imperiale a disposizione dei marchesi del Carretto, i cui vari rami ne possedevano quote. Nella prima metà del Seicento l'imperatore Ferdinando II accordò a Vittorio Amedeo I di Savoia la superiorità e il diretto dominio sui feudi imperiali delle Langhe (di cui faceva parte, p. es., anche Novello), purché ci fosse il consenso dei vassalli (AST, Sezioni riunite, Feudi e giurisdizioni, m. 1, n. 18). Questo non significò il cessare del ricorso diretto dei vassalli all'imperatore: negli anni Settanta del sec. XVII, Vittorio Baldassarre del Carretto di Cravanzana e dei marchesi di Gorzaegno, Cerretto e Arguello si rivolgeva alla Maestà Cesarea, chiedendo protezione, per fare cessare i gravi attacchi che subiva da parte di un suo consorte e dei suoi figli, il marchese Carlo Amedeo del Carretto. Attribuiva l’inimicizia al fatto che, nelle passate guerre del Piemonte, suo padre si era schierato con il partito cesareo, mentre gli altri con il partito avverso. Di qui i saccheggi, le violenze, le imboscate e i tentativi di rivolgergli contro i suoi sudditi che aveva subito. Di qui, nel 1668, la sua aderenza per i suoi feudi al duca di Savoia, con pieno rispetto per i diritti imperiali. Ma le violenze da parte dei suoi nemici continuarono, e continuò, da parte loro, il tentativo di coinvolgere, a pregiudizio del Sacro Romano Impero, il re di Francia, fino a inalberarne, con manifestazioni di giubilo, lo stendardo «come — aggiunse ironicamente Vittorio Baldassarre — se fossero stati liberati miracolosamente dalla tirannide del re Faraone» (stesso fasc. cit. sopra).
Carlo Ernanuele II di Savoia e poi suo figlio Vittorio Amedeo II acquistarono le diverse quote del marchesato di Gorzegno dai vari rami della famiglia Del Caretto, che ne erano possessori (la giurisdizione su Cerretto e Arguello era divisa in anni 8).
Mutamenti di distrettuazione
          
Mutamenti Territoriali
Con R. D. 2 dicembre 1928, n. 2965 vengono riuniti i comuni di Cerretto Langhe, Cissone e Serravalle delle Langhe in un unico comune con denominazione «Serravalle Langhe» [G. U. del Regno d'Italia, n. 7, p. 127 - 9 gennaio 1929]. Nel giugno 1950, dopo vicende di cui si discorrerà analiticamente nella seconda parte, Cerretto venne ricostituito in comune autonomo con legge del 30 maggio 1950 [Gazzetta Ufficiale del 23 giugno 1950, n. 142].
Comunanze
Il comune fece parte, prima dell'aggregazione a Serravalle Langhe del dicembre 1928 (sopra, Mutazioni distrettuali e territoriali), del consorzio di segreteria tra i comuni di Serravalle Langhe, Cissone, Cerretto Langhe, Albaretto della Torre e Arguello con sede in Serravalle: con una lettera al C.L.U.C. del 15 febbraio 1927, spedita dal segretario consorziale, si affermava che nei 5 comuni del consorzio non venivano esercitati usi civici di sorta. Presso il C.L.U.C. esiste tuttavia una scheda relativa a Cerretto-Serravalle Langhe, formata evidentemente con dati raccolti dopo l’aggregazione del comune a Serravalle (il primo decreto commissariale di assegnazione dei beni comuni di Cerretto-Serravalle Langhe a categoria è del dicembre 1934). Essa elenca 18 appezzamenti di beni comuni, estesi complessivamente 10.858.000 mq. Si tratta di 15 appczzamenti di incolto (per un totale di 9.716.000 mq) e di 3 pascoli (1.142.000 mq). Mancano del tutto indicazioni relative alle località in cui sono situati i 18 appezzamenti.
Liti Territoriali
Per liti della comunità con non meglio identificati 'opponenti' avutesi negli anni 1767-68 per questioni riguardanti i bandi campestri vedi il punto precedente.
Fonti
A.C.C. (Archivio Storico el Comune di Cerretto Langhe).
A.S.T. (Archivio di Stato di Torino).
A.S.T., Carte topografiche e disegni, Carte topografiche segrete, Borgonio B 5 Nero, Mazzo 1, v. immagine 2 ("CARTA / DEL / BURGOGNO"). Borgonio (Ingegnere) [Stagnon 1772] Carta corografica degli Stati di terraferma di S.M. il Re di Sardegna. Copie 2 una in fol. 17, compresa la tabella di riunione; colla divisione per governi e la seconda composta di fol. 16 colla divisione della Provincia ed un'altra copia in 4 fol. (Manca la copia composta di fogli 16). Sul verso: "Piemonte". L'originale seicentesco dal titolo "Carta generale de' Stati di Sua Altezza Reale" fu disegnato da Tommaso Borgonio ed inciso da Giovanni Maria Belgrano. Per l'edizione settecentesca qui conservata vennero aggiunti alcuni fogli raffiguranti i paesi di nuovo acquisto incisi da Stagnone su disegni di Castellino, Galletti e Boasso e vennero anche apportate alcune modifiche ai fogli disegnati dal Borgonio. Cfr. anche Carte Topografiche per A e B, PIEMONTE, n. 23 e Carte Topografiche Segrete, BORGONIO B 1 nero. (Data: [1772]) [Autore incisioni:(Giacomo Stagnon/ Stagnone)]. Vedi mappa.
Bibliografia
- Carta IGM 81-IV-SE (Cortemilia)
- Dizionario: Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino 1990.
- 9° censimento: ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA, 9° censimento generale de Ila popolazione, 4 novembre 1951, Roma ...popolazione, 25 ottobre 1981, Roma 1986.
- 13° censimento: istituto nazionale di statistica, 73° censimento generale della popolazione e delle abitazioni, 20 ottobre 1991. Fascicolo provinciale Cuneo, Roma 1994.
- Manno: A. MANNO, Bibliografia storica degli stati della monarchia di Savoia, 10 voll., Torino 1884-1934
-Tallone 1916: A. TALLONE, Tommaso I marchese di Saluzzo (1244-1296). Monografìa storica con appendice di documenti editi, Pinerolo 1916 (B.S.S.S. 87).
Descrizione Comune
Cerretto Langhe
    
Diamo anzitutto uno sguardo alla questione delle articolazioni demografìco-insediative del territorio comunale. Il censimento del 1991 segnala come località abitate' diverse dal capoluogo Cerretta, Pedaggera, Cavallotti, San Rocco-Cappelletta. Il 9° censimento, del 1951, articola il territorio di Cerretto in due subaggregati cui da il nome di Cerretta, con complessivi abitanti 128, e di Cerretto, con un complesso di 561 abitanti (nel 1991 erano nell'insieme 383, con un saldo negativo, rispetto al 1951, di più di 300 abitanti).
      Di Cerretta facevano parte le frazioni di Cerretta e Pedaggera, citate anche nel 1991, mentre le località che nel 1951 sono segnalate come parte del subaggregato di Cerretto — Cerretto, Bric, Casa delle Langhe, San Rocco — scompaiono nel censimento del 1991 (tranne San Rocco, denominato San Rocco-Cappe!letta) per far posto a un Cavallotti Nel censimento del 1951 Bric, Casa delle Langhe e San Rocco hanno insieme 60 abitanti, mentre le case sparse appartenenti al medesimo subaggregato hanno 306 abitanti.   Nel censimento del 1981 (il 12°), insieme con Cerretto e Cerretta, abbiamo le frazioni di Bricco (così) e Pedaggera.
     Le scarne informazioni qui offerte mostrano un territorio caratterizzato da una interessante polarizzazione tra due entità demografìco-insediative, il capoluogo e una località che porta il medesimo nome (ma al femminile!), che si indovina concorrenti su un piano che va tuttavia individuato, data la tradizionale funzione amministrativa del capoluogo. Sarebbe interessante, p. es., indagare sull'articolazione ecclesiastica dei territorio (parrocchia, chiese di congregazioni, cappelle campestri), qui purtroppo quasi ignorata per difetto di documentazione. 
       E’ invece l'archivio della Provincia di Cuneo a fornirci materiale di riflessione su questa polarità, non solo insediativa. Nell'ottobre 1946 la Prefettura di Cuneo chiese il parere alla Deputazione provinciale della Provincia di Cuneo riguardo alla domanda che i capi famiglia dell'ex Comune di Cerretto Langhe avevano presentato per la ricostituzione del Comune autonomo, fuso nel 1928 con i comuni di Cerretto Langhe, Cissone e Serravalle delle Langhe in un unico comune con capoluogo in Serravalle (mutazioni distrettuali e territoriali). Allo stesso tempo la Prefettura domandò che fosse valutata l'istanza dei capi famiglia della frazione Cerretta, già parte dell'ex Comune di Cerretto Langhe, che desideravano rimanere con Serravalle Langhe, istanza alla quale si opponevano i maggiorenti di Cerretto Langhe facenti parte dell'Amministrazione comunale.
     In quello stesso mese del 1946 la Deputazione provinciale, veduti gli atti concernenti le due istanze e la contrarietà espressa da «numerosi abitanti di Cerretto Langhe» al distacco della frazione Cerretta dal territorio comunale che volevano ricostituire, espresse parere favorevole alla ricostituzione del comune di Cerretto Langhe quale era prima dell’accorpamento con Serravalle, compresa quindi nel suo territorio la frazione di Cerretta che già gli apparteneva.
Le cose andarono però a rilento: l'Archivio storico della Provincia di Cuneo conserva una lettera del presidente della Provincia a un sacerdote nativo di Cerretto Langhe, tal Dario Cavallotto parroco di Valdivilla (Castiglione Tinella). Con essa, nel novembre 1947, il presidente informava il sacerdote che la deliberazione favorevole della Deputazione provinciale, di cui si è appena parlato, era stata inviata alla Prefettura di Cuneo nel mese di novembre dell'anno precedente, senza aggiungere altro. Nell'agosto 1948, il sacerdote, riferendosi alla lettera dello scorso novembre, chiedeva nuovamente notizie della questione. Gli si rispose che la Prefettura di Cuneo aveva inviato la pratica per la ricostituzione del Comune, con parere favorevole, al Ministero dell'interno nel marzo 1948.
     Si riteneva, con eccessivo pessimismo, che la pratica sarebbe rimasta giacente presso il Ministero sino a che non fossero entrati in funzione i nuovi enti regionali, previsti dalla costituzione appena promulgata. Il comune di Cerretto Langhe sarebbe stato invece ricostituito — compresa, come si è visto, Cerretta — con legge del 30 maggio 1950, n. 357, G. U. 23 giugno 1950, n. 142). Nelle due lettere, inoltre, nessun accenno si faceva, alla questione di Cerretta.
     Diventa a questo punto meglio leggibile il quadro offertoci dal censimento 1951, specchio di tensioni che sarebbero andate sopendosi, come sembra, nei decenni successivi, quando i censimenti avrebbero cessato di registrare la polarità territoriale Cerretto-Cerretta. Tensioni assai forti, se i capi famiglia della frazione contestata avevano espresso la volontà di restare aggregati a un comune, Serravalle Langhe, con il quale avevano una labile tradizione di coordinamento, risalente al consorzio di segreteria prefascista (cfr. punto e, comunanze) e alla fusione del 1928.
     Va almeno aggiunto che una delle frazioni individuate nell'Ottocento dal Casalis, Lesme, in un documento del 1688 relativo ad Albaretto (cfr. scheda, parte seconda) era individuata come regione o contrada boscosa del territorio di quest'ultima comunità posta presso il confine con Cerretto.
     Quanto al resto, la documentazione rinvenuta non permette di fare una storia del territorio di Cerretto, comunità che però dovette essere assai attiva sul piano della gestione territoriale, come dimostra l’inventario settecentesco citato alla voce catasti. Catasti cinquecenteschi (da definire più propriamente consegnamenti) e settecenteschi, bandi campesti del XVI, XVII e XVIII secolo, una serie assai compatta di ordinati documentata dalla fine del Seicento alla prima metà dell'Ottocento mostrano una comunità ben ordinata e assai attiva di fronte dell'amministrazione territoriale.