Campiglione Fenile

AutoriBallesio, Gabriella
Anno Compilazione1996
Provincia
Torino
Area storica
Pinerolese. Vedi mappa 1.
Abitanti
1750 (Istat 1991)
Estensione
1114 ha (ISTAT)- 1727 ha (SITA)
Confini
A nord e a est Cumiana, a sud Frossasco e Roletto, a ovest Pinerolo.
Frazioni
Nessuna. Vedi mappa.
Toponimo storico
Campilio (1037); Finisdum e Ad Fines appare citato da Plinio secondo Garola (Garola 1821, p. 1), il nome «Finis» viene citato in un diploma di Ottone II di conferma dei benefici del vescovado di Torino del 981 (Cartario di Pinerolo, doc. l, p. 15)
Diocesi
Le parrocchie di Campiglione e di Fenile appartennero alla diocesi di Torino fino all’erezione di quella di Pinerolo nel 1748.
Pieve
La prima testimonianza relativa alla presenza religiosa in Campiglione risale al 1037 in una donazione, riconfermata negli anni immediatamente successivi, del vescovo di Torino all’abbazia di Cavour di «ecclesiam unam in honore sancte Mariae [...] et ecclesiam unam in honore sancti Handrei apostoli Xristi [...] in Campilione», che però nel 1386 pagano il cattedratico alla mensa episcopale di Torino come unica «ecclesia sancti Iohannis de Campiglono» (Caffaro 1903, VI, pp. 556-557). Per quanto riguarda Fenile, esisteva nel 1386 la ecclesia SS. Gervasij et Protasii de Finilio (Caffaro 1903, VI, p. 558).
Altre Presenze Ecclesiastiche
Campiglione ospitò il convento dei padri minori riformati francescani, soppresso durante il periodo napoleonico; inoltre nel suo territorio ci sono le cappelle pubbliche del castello dei marchesi di Rorà, la cappellania dei Castellani, quella di Santa Scea (ovvero Santa Zoa) e quella di San Rocco. In Fenile si trovano le cappelle campestri di San Michele, di proprietà comunale, e quella della villa Viglietti (Caffaro 1903, VI, p. 556).
Assetto Insediativo
Acque. Vedi mappa.
Territorio. Vedi mappa.
Territorio Fenile. Vedi mappa.
Fenile: cascina. Vedi mappa.
Luoghi Scomparsi
Mombrone («Mons Brionis»), ora parte del territorio di Garzigliana (Pittavino 1963, p. 47); il nome dell’ex comune di Fenile, accorpato a Campiglione nel 1928, non compare attualmente neppure come frazione.
Comunità, origine, funzionamento
Il nome della comunità di Campiglione compare tra gli altri comuni della valle in una franchigia concessa da Ludovico II di Savoia nel 1448 (Caffaro 1903, VI, p. 454), seguita da altri affrancamenti negli anni 1485 e 1486, e ad una data più tarda, nel 1569 (Rivoire 1896, p. 46).
Statuti
Non è attestata la presenza di statuti antichi. Statuto comunale 2000. Vedi testo.
Catasti
Nell’archivio comunale esiste un catasto di Campiglione del 1702 ed uno di Fenile del 1757, non inventariati; esiste pure un Plan géometrique de la Commune de Fenil del 28 Fruttidoro anno XIII R.F.
Ordinati
La serie degli ordinati inizia nel 1624 per Campiglione e nel 1745 per Fenile
Dipendenze nel Medioevo
Marca di Torino (sec. XI), Principato di Acaia e Contea-Ducato di Savoia, Vescovo di Torino (Fenile) (Pittavino 1963, pp. 19 sgg.).
Feudo
Nel 1159 in una conferma dell’imperatore Federico I al vescovo di Torino di tutte le donazioni fatte precedentemente viene citata la «curtem de Campilione cum capella» (Caffaro 1903, VI, p. 457). Nel 1295 i consignori di Luserna prestano giuramento a Filippo di Acaia per il «castrum et villam et homines Campillionis» (AST, Luserna e valle, mazzo 9, n. 14). Campiglione era infeudato ai signori di Luserna e da questi venne ceduta ai signori di Bagnolo, da cui discesero gli Albertenghi che ne conservarono parte della giurisdizione fino al sec. XVII, quando si estinsero nei Rorengo di Luserna. Questi ultimi vi avevano già parte di signoria unitamente ai Tolosano (Pittavino 1963, p. 47). Fenile fu soggetto alla Chiesa di Torino fin dal X secolo, e poi venne infeudata ad Anscano II duca di Spoleto, da cui passò ai signori di Monale suoi discendenti, un ramo dei quali assunse il nome di Fenile e si estinse successivamente nei signori di Luserna. Fu in seguito infeudato ai Riva di Vigone, ai Ressani di Saluzzo e agli Agnes des Geneys di Bardonecchia (Pittavino 1963, p. 47).
Mutamenti di distrettuazione
Campiglione e Fenile vennero aggregati durantel’amministrazione francese al Cantone di Torre Pellice, e con la Restaurazione fecero parte del Mandamento di Cavour (Casalis 1851).
Mutamenti Territoriali
Il territorio di Campiglione venne incrementato dall’annessione di quello del comune di Fenile nel 1928.
Comunanze
Diritti sulle acque del torrente Pellice [A.C.C.].
Liti Territoriali
Le liti territoriali vertono principalmente sui diritti sulle acque del Pellice. Ne esiste copiosa documentazione nell’archivio comunale a partire dal XIV secolo: Lite tra Campiglione, Fenile, Bibiana e Bricherasio contro Cavour per le acque di irrigazione (1378-1893) [A.C.C., Mazzo 38]. L’inondazione e la mutazione d’alveo del Pellice del 1751, che provocò danni ai comuni della zona disposti lungo il suo corso, diede origine ad una causa tra la comunità di Fenile e quelle di Campiglione, Cavour e Villafranca [A.C.C., Mazzo 36, f. 2]; e a una causa della comunità di Bricherasio contro quelle di Campiglione, Fenile e Cavour a proposito dello scavo nel territorio di Bricherasio di una cava nel letto del Pellice contro le inondazioni [A.C.C., Mazzo 37, f. 19].
     Del 1763 sono gli Atti della comunità di Campiglione contro la comunità di Cavour e il conte Benso per la ricostruzione e la manutenzione del ponte e della bealera di Cavour [A.C.C., Mazzo 38, f. 24]. Si ebbe inoltre una vertenza tra Campiglione e Fenile da una parte contro Cavour e Villafranca dall’altra nel 1766 per la costruzione di un riparo in legno sulla riva destra del Pellice (AC Campiglione Fenile, mazzo 36, f. 5), ripresa nel 1776 (AC Campiglione Fenile, mazzo 38, f. 31).
     Gli Atti civili sommari della comunità di Campiglione contro le comunità di Fenile e Bibiana del 1775 [A.C.C., Mazzo 36, f. 4] vertono invece sulla scelta ed il miglioramento di una strada che porta al ponte nuovo di Bibiana per raggiungere il banco del sale di Luserna.
     Con il secolo XIX (1825-1898) si assiste a una ripresa delle liti per i diritti di riparto delle acque del Pellice tra la comunità di Bibiana e quelle di Campiglione e Fenile, Bricherasio, Cavour [A.C.B., Mazzo non numerato; vd anche schede Bibiana, Bricherasio, Cavour e Villafranca Piemonte].
Fonti
A.C.B. (Archivio Storico del Comune di Bibiana).
A.C.B., Mazzo non numerato

A.C.C. (Archivio Storico del Comune di Campiglione Fenile).
A.C.C., mazzo 36, f. 2;
A.C.C., mazzo 37, f. 19.
A.C.C., mazzo 38.
 
A.S.T. (Archivio di Stato di Torino).
A.S.T., Carte topografiche e disegni, Carte topografiche segrete, Borgonio B 1 Nero, Mazzo 1, "CARTA COROGRAFICA / DEGLI / Stati di S.M. il Re di SARDEGNA / data in luce / dall'Ingegnere / BORGONIO / nel 1683 / corretta ed accresciuta / nell'anno 1772". Borgonio (Ingegnere) [Stagnon 1772] Carta corografica degli Stati di terraferma di S.M. il Re di Sardegna. Copie 2 una in fol. 17, compresa la tabella di riunione; colla divisione per governi e la seconda composta di fol. 16 colla divisione della Provincia ed un'altra copia in 4 fol. (Manca la copia composta di fogli 16). (Note: Sul verso: "Carta III. / continente il Marchesato di Susa, il Contado di / Nizza, e le Provincie di Pinerolo, e Cuneo, con la maggior / parte di quella di Torino, piccola parte delle rispettive / Provincie di Moriena, Ivrea, Alba, Mondovì, e / Principato d'Oneglia, con le Frontiere di Francia / e parte della Provenza, il Principato di Monaco, e / piccola parte del Genovesato". L'originale seicentesco dal titolo "Carta generale de' Stati di Sua Altezza Reale" fu disegnato da Tommaso Borgonio ed inciso da Giovanni Maria Belgrano. Per l'edizione settecentesca qui conservata vennero aggiunti alcuni fogli raffiguranti i paesi di nuovo acquisto incisi da Stagnone su disegni di Castellino, Galletti e Boasso e vennero anche apportate alcune modifiche ai fogli disegnati dal Borgonio. Cfr. anche Carte Topografiche per A e B, PIEMONTE, n. 23 e Carte Topografiche Segrete, BORGONIO B 5 nero), Foglio 3, 1772, . Vedi mappa.
A.S.T., Carte topografiche e disegni, Carte topografiche serie III, Mazzo 1, Pellice,  Tipo Regolare del corso del Pellice ne Territorj di Bricherasio e Fenile principiando da quello di Bibbiana con Dessignazione delli Letti, e Brachi d'esso Fiume sì antichi che nuovi. Tipo regolare del corso del Pellice ne Territori di Bricherasio e Fenile principiando da quello di Bibbiana con dessignazione delli letti e brachi d'esso fiume sì antichi che nuovi". Pinerolo, 21 giugno 1753, Brunio Ingegnere. Inchiostro e acquerello di vari colori (Data: 1753-6-25) [Autore disegno originale: Bunio [Brunio]].   Vedi mappa.
A.S.T.,  Carte topografiche e disegni, Carte topografiche per A e per B, mazzo 1, Campiglione,  TABLEAU D'ASSEMBLAGE / DE LA COMMUNE DE CAMPION. Carta, ossia Tabella di unione della Carta del Territorio di Campiglione stata levata per ordine del Governo dei 24 Maggio 1810 dal Geometra Barbero sulla Scala di 1/5000 [Autore disegno originale: Barbero].  Vedi mappa.
A.S.T., Carte topografiche e disegni, Carte topografiche per A e per B, mazzo 1, Fenile,  TABLEAU D'ASSEMBLAGE / DE LA COMMUNE DE FENILE.Carta ossia Tabella di riunione della Carta del Territorio di Fenile stata levata per Ordine del Governo dei 24 Maggio 1810 dal Geometra Barbero sulla scala di 1/5000, [Autore disegno originale: Barbero].    Vedi mappa.
A.S.T.,   Carte topografiche e disegni, Ufficio Generale delle Finanze, Tipi, cabrei e disegni (sezione II), Fenile, Bibiana Tipo della Cassina propria del Sig.r Matteo Martina esistente sul li Territori di Fenile e Bibiana denominata Longafame... , s.d., [Autore disegno originale: Gio. Enrico Denricis].    Vedi mappa.
A.S.T., Corte, Luserna e valle, Mazzo 9, n. 14;
A.S.T., Corte, Provincia di Pinerolo, mazzo 8, f. 4.
 
C.U.C. (Commissariato per la Liquidazione degli Usi Civici), Torino.
C.U.C., , Provincia di Torino, fasc. Campiglione Fenile.
Bibliografia
Armand Hugon A., Il sistema feudale in Val Pellice, in «Novel Temp», 27 (1986), pp. 3-12.
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Barbero A., Il dominio dei signori di Luserna sulla Val Pellice (sec. XI-XIII), in «BSBS», 91 (1993), pp. 657-690.
Caffaro P., Notizie e documenti della Chiesa Pinerolese. Raccolta composta e dedicata a S.E. Ill.ma e Rev.ma Giovanni Maria Sardi vescovo di Pinerolo, Pinerolo 1893-1903, 6 voll.
Cerri C.D., Cenni storici su Campiglione, Torino 1821.
Cartario di Pinerolo fino all’anno 1300, a cura di F. Gabotto, Pinerolo 1899 (BSSS 2),
Cognazzo V., La Valle di Lucerna nel Medioevo, in «Novel Temp», 45 (1994), pp. 20-33.
Garola D.L., Descrizione istorica di Bibiana e suoi dintorni, MS 33 (Biblioteca civica di Pinerolo).
Jalla J., Storia della Riforma in Piemonte fino alla morte di Emanuele Filiberto (1517-1580), Torino 1914.
Jalla J., Storia della Riforma in Piemonte durante i regni dì Carlo Emanuele I e Vittorio Amedeo I (1580-1637), Torino 1936.
Pittavino Arn., Storia di Pinerolo e del Pinerolese, Milano 1963.
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Raccolta degl’Editti ed altre provvisioni delle Altezze Reali delli Serenissimi Duchi di Savoia, di tempo in tempo promulgate sopra gli occorrenti nelle Valli di Luserna. Perosa, Torino 1678.
Rivoire P., Storia dei Signori di Luserna, in «BSHV» nn. 11 (1894), pp. 3-86; 13 (1896), pp. 38-112; 14 (1897), pp. 23-44; 17 (1899), pp. 3-93; 20 (1903), pp. 38-85.
Rorengo M.A., Memorie historiche deirintroduttione dell’eresie nelle valli di Lucerna. Marchesato di Saluzzo et altre di Piemonte: Editti, previsioni. Diligenze delle Altezze di Savoia per estirparle. Col breve compendio d’esse e modo facile di confutarle del prior M.A.R. De’ conti di Lucerna, Torino 1649.
 
 
Descrizione Comune

Campiglione Fenile

I due comuni di Campiglione  (Vedi mappa.) e Fenile (Vedi mappa.), , benché limitrofi, appartennero a feudi e a signori diversi, e vennero accorpati soltanto nel 1928. L’antico nome di Fenile (Ad Finem) sembra indicare un insediamento posto al confine tra il territorio appartenente ai Romani (fatto confermato dal ritrovamento di reperti archeologici) e quello di altre popolazioni. II nome di Fenile appare citato in un diploma dell’imperatore Ottone II del 996, che conferma al vescovo di Torino il dominio di questo luogo (Cartario di Pinerolo, doc. 1, p. 15). Delle chiese di Campiglione invece si fa cenno in un atto di donazione del 1037 all’abbazia di Cavour, e un secolo più tardi, nel 1159, un atto dell’imperatore Federico cita la «curtem de Campilionis» (Caffaro 1903, VI, p. 457). Nel 1356 una donazione di Giacomo di Savoia principe d’Acaia in favore dei Riva di Vigone della quarta parte del luogo di Fenile, con beni e ragioni feudali dipendenti dal medesimo, recita: «cui toto loco et poderio coherenti fines Campilioni, fines Caburri, fines Bricheraxij et fines Bubiane» (AST, Provincia di Pinerolo, mazzo 8, f. 4). Altre infeudazioni alla stessa famiglia vennero registrate nel 1443, 1524, 1547 (AST, Provincia di Pinerolo, mazzo 8, f. 4). Dall’inizio del XVII secolo Fenile divenne dominio dei Ressani di Saluzzo con titolo di contado, e degli Agnes des Geneys di Bardonecchia con titolo di baronia. I marchesi di Rorà scelsero il luogo di Campiglione per la costruzione del loro palazzo nel XVII secolo, preferendo evidentemente abitare in un’area dove la presenza dei Valdesi era stata estirpata (Rivoire 1903). II problema dell’irrigazione e dei diritti sulle acque appare nelle liti comunali fin dal secolo XIV: una vertenza tra Campiglione, Fenile, Bibiana e Bricherasio contro Cavour si trascinò dal 1378 al 1893 (AC Campiglione Fenile, mazzo 38). Esso si intensifica nel XVIII secolo a causa delle inondazioni e delle mutazioni d’alveo del Pellice, con i conseguenti interventi nel letto del fiume da parte dei comuni confinanti, che parevano danneggiare la nostra comunità. L’importanza della gestione delle acque viene sottolineata nell’Ottocento, rilevando che il torrente Pellice ha un buon riparo verso Fenile, che frange l’impeto dell’acqua, e la riverbera verso Bricherasio, altrimenti guasterebbe il territorio di Fenile e Campiglione e tornerebbe a svolgersi al di là della Rocca di Cavour, ove tre secoli già scorsi passava, pria che volgesse verso Mombrone, e ne schiantasse sua villa, non lasciandovi che la chiesa e il castello (Garola 1821, p. 62). Nel 1775 venne sollevata una causa da Campiglione contro le comunità di Fenile e Bibiana a proposito della scelta della via di comunicazione che avrebbe dovuto portare più agevolmente al banco del sale di Luserna; Campiglione sosteneva una delle sue strade a scapito di quelle di Fenile, e perorava la sua causa per avere diritto ai miglioramenti che si sarebbero dovuti apportare alla strada che portava al principale centro di commercio della valle [A.C.C., mazzo 36, f. 4] I terreni soggetti ad usi civici del comune di Campigliene Fenile, benché di scarsa estensione, apparivano nel 1932 utilizzati a coltura agraria oppure a boschi e pascoli, con comode strade di accesso e in buona parte irrigabili, in modo da poter essere alienati senza problemi [C.U.C., Provincia di Torino, fasc. Campigliene Fenile].