Cissone

AutoriOlivieri, Antonio
Anno Compilazione1996
Anno RevisioneVERSIONE PROVVISORIA
Provincia
Cuneo
Area storica
Alta Langa.
Abitanti
136 ( ISTAT 1991).
Estensione
5,79 kmq (ISTAT 1991).
Confini
A ovest e a nord Roddino, a est Serravalle Langhe, a sud Bossolasco e Dogliani.
Frazioni
Baudrà, Fenogli («località abitate» diverse dal capoluogo secondo il censimento del 1991). Casalis, oltre alla frazione di Baudrà, che egli chiama Vaudra, ricorda quella di Pianezza (Casalis 1839, pp. 252-53).
Toponimo storico
Il toponimo è attestato nella forma «Civicionis» (956) riconducibile a «Civicio» in alternanza a «Civicius». Si hanno poi, tra XII e XIII secolo, le forme «Cluxonus» (1201), «Cloxonus» (1223), «Ceuxonus» (1193), «Cuxonus» (1223), «Zuxonus» (1171).
Diocesi
Alba (a partire dalla riforma dell'assetto circoscrizionale diocesano che si ebbe con la creazione della diocesi di Cuneo nel 1817). Nel medioevo Cissone aveva fatto parte della diocesi di Alba. Con la costituzione della diocesi di Saluzzo (1511), alcune isole di territorio interne alla diocesi di Alba, evidentemente sotto il controllo politico del marchesato di Saluzzo, vennero annesse al territorio diocesano di Saluzzo, formando delle isole diocesane: tra esse una delle più rilevanti è quella di Dogliani, che comprende anche Roddino e Cissone (cfr. le schede dedicate a Dogliani e Roddino). Nel 1803 un decreto del governo francese riordinò l'assetto territoriale delle diocesi subalpine: la Sede Apostolica, nell'età della Restaurazione, pur abolendo la riforma francese, non restaurò lo status quo ante, ma, cogliendo l'occasione della formazione della diocesi di Cuneo, procedette a una generale razionalizzazione dei profili territoriali diocesani della zona (Atlante storico 1973; Dao 1965, pp. 265-273).
Pieve
Non individuata.
Altre Presenze Ecclesiastiche
La parrocchia di Cissone è dedicata a Santa Lucia [Manno1884-1934, p. 459; A.S.T., Sezioni Riunite , Carte topografiche e disegni , Controllo Generale di Finanze, Tipi annessi alle patenti secolo XVIII , Cissone, Mazzo 116, "Figura regolare della Chiesa parrochiale del luogo di Cissone..." ( Data: 04/06/1779) [Autore disegno originale: Ferreri Nicola; Autore copie: Prandi Giuseppe]. Vedi planimetria.
Assetto Insediativo
Luoghi Scomparsi
Non rilevati.
Comunità, origine, funzionamento
Non si hanno attestazioni medievali di un funzionamento comunitario di Cissone.
Statuti
Bianchi segnala «Statuti locali, privilegi ed immunità concesse agli abitanti del luogo (1526-1767)» (Bianchi 1881, p. 255; Fontana 1907, vol. I, pp. 348-9). L'inventario del 1783 citato (cfr. il lemma 'Catasti') segnala al punto 59 dei Privilegi ed immunità concesse agli abitanti del marchesato di Saluzzo, al punto 126 il Transunto de' statuti del luogo di Cissone, e al punto 127 il Libro de statuti del luogo di Cissone di fogli 53.
Catasti
Un Inventaro delle scritture della comunità di Cisone redatto nel 1783 [A.S.T., Corte, Paesi in genere, Inventari delle comunità, Mazzo 4] segnala un registro particellare del 1720, un Libro del cattasto vechio che non è più in uso del 1702, un altro simile ma «lacero, non si sa quando in uso formato», un Libro dell'usuale cattaste del 1762 e il collegato libro dei trasporti.
Ordinati
Lo stesso inventario settecentesco citato nel lemma precedente registra una bella serie di ordinati comunali che va dal 1626, con lacune, sino al 1775. Bianchi indica una serie di ordinati con estremi 1639-1798 [Bianchi 1881, p. 255], confermato almeno in parte da una scheda della Soprintendenza archivistica del 1968, che segnala per gli ordinati conservati nell'archivio comunale di Cissone 20 unità archivistiche a partire dal 1639. L'archivio comunale di Serravalle (cfr. il lemma 'Mutamenti territoriali') conserva ordinati del comune di Cissone dal 1875 al 1898 (cfr. l'inventario dell'Archivio comunale di Serravalle Langhe presso la Soprintendenza Archivistica del Piemonte).
Dipendenze nel Medioevo
Fece parte, come confermano le vicende relative alla circoscrizione diocesana (cfr. il lemma 'Diocesi'), del marchesato di Saluzzo, restando legata a Dogliani (cfr. il lemma 'Feudo', investitura del 1297), insieme alla quale costituì più tardi un'isola della diocesi di Saluzzo entro la diocesi di Alba.
Feudo
Nel 1235 Manfredo III di Saluzzo avrebbe investito di Cissone un Simondo Fulcone e un Giovanni Cerrato (prima sarebbe stato tenuto dai signori di Cissone). Nel 1297 Manfredo IV ne avrebbe investito il fratello Giovanni di Saluzzo insieme a Dogliani. Alla fine del XV secolo sarebbe andato in dote alla figlia di Ludovico II di Saluzzo, che andava in sposa a Antonio Maria d'Aragona conte di S. Severino (Guasco 1991, p. 593).
Nel settembre 1590 Carlo Emanuele I dona a Michele Antonio di Saluzzo signore della Manta il luogo di Cissone, metà di Roddino e metà di Belvedere, che erano stati incamerati dai Savoia in seguito alla morte di Paolo di Saluzzo senza legittimi successori. I detti feudi vengono eretti in contado, con conferma al signore della Manta delle altre concessioni regie (AST, Camera dei conti, Patenti controllo finanze, 1591 m. 93, f. 28).
Mutamenti di distrettuazione
Il complesso mosaico dei poteri che, a partire dalla fine del XII secolo, furono interessati alla zona delle Langhe in cui si trovava Cissone, vide in una posizione costante di superiorità il comune di Asti, che, se non disponeva di un controllo diretto sulla zona, era comunque in grado di esercitare una salda egemonia sulle forze in campo: che furono i marchesi di Savona alla fine del XII secolo e poi stabilmente, a partire almeno dagli anni Venti del Duecento, i marchesi di Saluzzo.
Il diretto dominio sulla località da parte dei marchesi di Saluzzo era dunque stato un elemento stabile a partire dal Duecento. Con la fine del marchesato di Saluzzo, al principio del Seicento, Cissone venne compresa, all'interno dell'ordinamento provinciale sabaudo, nella costituita provincia di Saluzzo. Successivamente le località di quest'area furono inserite nelle provincie di Alba e di Mondovì.
Mutamenti Territoriali
Nel giugno del 1927 - in seguito all'emanazione della legge che prevedeva accorpamenti e scorpori dei territori comunali, intesi a razionalizzare la gestione amministrativa dei comuni, al di là delle specifiche tradizioni storiche di indipendenza o dipendenza istituzionale e territoriale - il comune di Dogliani inviava alla Deputazione provinciale di Cuneo una relazione del suo podestà. Con essa il funzionario tracciava un quadro di Dogliani e della zona immediatamente circostante nell'intento di dimostrare l'opportunità di annettere cinque comuni circostanti a quello di Dogliani, per ragioni di carattere essenzialmente economico e amministrativo: facilitare i servizi pubblici, creare progresso e benessere, disporre di una maggiore base finanziaria per realizzare opere di utilità pubblica che giovassero ai piccoli centri, ecc. Tra i comuni da annettere era compreso Cissone, posto a 7 km da Dogliani, da percorrere su una comoda strada provinciale lungo la valle del rio Riavolo, e distante da qualsiasi altro centro per difetto di strade, con una popolazione di 460 abitanti, bilancio annuo inferiore a 25 mila lire. Per facilitare l'annessione del comune di Cissone il podestà di Dogliani proponeva di rettificare il confine tra i territori di Dogliani e Roddino nella zona della valle del Riavolo, «in cui i due territori con incomprensibile motivo prolungano due propaggini con evidente danno dei servizi» (Archivio storico della Provincia di Cuneo; cfr. la scheda dedicata a Dogliani). La proposta non ebbe seguito. Con Regio Decreto del 2 dicembre 1928, n. 2965 vennero invece riuniti i comuni di Cerretto Langhe, Cissone e Serravalle delle Langhe in un unico comune con denominazione «Serravalle Langhe» (Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia del 9 gennaio 1929, n. 7, p. 127). Cissone venne ricostituito comune autonomo con legge del 30 maggio 1950 (Gazzetta Ufficiale del 23 giugno 1950, n. 142).
Comunanze
Il comune fece parte, prima dell'aggregazione a Serravalle Langhe del dicembre 1928 (cfr. il lemma 'Mutamenti territoriali'), del consorzio di segreteria tra i comuni di Serravalle Langhe, Cissone, Cerretto Langhe, Albaretto della Torre e Arguello con sede in Serravalle: con una lettera al CLUC del 15 febbraio 1927, spedita dal segretario consorziale, si affermava che nei 5 comuni del consorzio non venivano esercitati usi civici di sorta. Non si dispone di altre affermazioni (cfr. tuttavia la scheda dedicata a Cerretto Langhe [comune insieme al quale Cissone era aggregato, fino al 1950, a Serravalle Langhe]).
Liti Territoriali
Non si saprebbe dire se le liti inventariate nel 1783 (cfr. il lemma 'Catasti') ai punti 62-71 (contro particolari, contro Saluzzo della Manta, contro il conte del medesimo luogo, ecc.), riguardino o meno questioni territoriali.
Fonti
A.C.C. (Archivio Storico del Comune di Cissone)
A.S.T. (Archivio di Stato di Torino).
Camera dei conti, Patenti controllo finanze, 1591 m. 93, f. 28); Corte, Paesi in genere, Inventari delle comunità, Mazzo  4.
A.S.T., Sezioni Riunite , Carte topografiche e disegni , Controllo Generale di Finanze, Tipi annessi alle patenti secolo XVIII , Cissone, Mazzo 116, "Figura regolare della Chiesa parrochiale del luogo di Cissone..." ( Data: 04/06/1779) [Autore disegno originale: Ferreri Nicola; Autore copie: Prandi Giuseppe]. Vedi planimetria.
Bibliografia
Bianchi N., Le carte degli archivi piemontesi, Torino 1881.
Casalis G., Dizionario storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, Torino 1839, vol. V.
Dao E., La Chiesa nel Saluzzese fino alla costituzione della diocesi di Saluzzo (1511), Saluzzo 1965.
Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino 1990.
Fontana L., Bibliografia degli statuti dei comuni dell'Italia superiore, Torino 1907.
Guasco F., Dizionario feudale degli antichi stati sardi e della Lombardia (dall'epoca carolingia ai nostri tempi), Pinerolo 1911, 3 voll. (BSSS 54).
Istituto Geografico Militare, Firenze, tavoletta n. 81-IV-SO, Bossolasco.
Istituto Geografico Militare, Firenze, tavoletta n. 81-IV-NO, Monforte d'Alba.
Istituto Nazionale di Statistica, 9° censimento generale della popolazione, 4 novembre 1951,Roma 1954.
Istituto Nazionale di Statistica, 12° censimento generale della popolazione, 25 ottobre 1981, Roma 1986.
Istituto Nazionale di Statistica, 13° censimento generale della popolazione e delle abitazioni, 20 ottobre 1991. Fascicolo provinciale Cuneo, Roma 1994.
Manno A., Bibliografia storica degli stati della monarchia di Savoia, Torino 1884-1934, 10 voll., vol IV.
Società per gli Studi storici, archeologici ed artistici della Provincia di Cuneo, Atlante storico della provincia di Cuneo, Cuneo 1973.
Descrizione Comune
Cissone
     Le frazioni segnalate nel censimento del 1991, Baudrà e Fenogli, vengono citate anche nel censimento del 1951, che cita però anche la frazione Albere. L'assetto della popolazione residente nel 1951 è il seguente: 376 abitanti totali (40 anni dopo saranno 136, con una perdita di quasi il 64 per cento), 78 a Cissone (20,7 per cento), 19 ad Albere (5 per cento), 23 a Baudrà (6,1 per cento), 17 a Fenogli (4,5 per cento), 239 in case sparse (63,5 per cento). Si tratta di un panorama demografico-insediativo caratteristico di tutta questa zona, come si potrà verificare dalle schede dedicate a Benevello, Borgomale, Cissone e Cerretto.