Condove

AutoriGherner, Ugo
Anno Compilazione1996
Anno RevisioneVERSIONE PROVVISORIA
Provincia
Torino.
Area storica
Bassa Valsusa.
Abitanti
4255.
Estensione
ha 71.33 (ISTAT), 6907 (SITA).
Confini
Il territorio del comune di Condove, sulla sinistra orografica della Dora Riparia, è delimitato a nord dal crinale fra la valle di Susa e le valli di Viù (comuni di Usseglio, di Lemie e, per un brevissimo tratto, di Viù); a est confina con il territorio del comune di Caprie, secondo una linea in gran parte coincidente con il corso del torrente Sessi; a sud il confine coincide con il corso della Dora Riparia e lo divide dai comuni di Chiusa di San Michele, Vaie e Sant’ Antonino di Susa; la linea di confine, approssimativamente parallela alla Dora, lo separa, a sud ovest, da Borgone Susa e da San , a ovest da Bruzolo, e raggiunge il crinale citato alla Punta Lunella.
Frazioni
Mocchie, Frassinere, Laietto, Maffiotto, numerose altre borgate e case sparse.
Toponimo storico
Il territorio dell'attuale comune di Condove comprende dal 1933 anche quello dei comuni soppressi di Mocchie e Frassinere. Condove: Condovis (1001), Condoviae, Gundovium; Mocchie: Maucae (1033, 1037) Moccum: Frassinere: Fraxienerie, Fraxinerie.
Diocesi
Nei primi secoli dei cristianesimo in Piemonte apparteneva, con tutta la valla di Susa e la Moriana, alla diocesi di Torino; l'occupazione longobarda e quindi la formazione del confine fra Longobardi e Franchi alle Chiuse, fra i monti Caprasio e Pirchiriano, condusse all'erezione (forse nel 579) della diocesi autonoma di Moriana, che comprendeva anche la valle di Susa fino al ponte Volonia nei pressi di Avigliana. Nel corso del secolo IX, la valle di Susa, distaccata dall a Moriana e assegnata ai regno italico., tornò alla diocesi torinese. I tentativi dei vescovi di Moriana di rientrare in possesso della valle portarono a una situazione di ostilità fra le due diocesi, che scoppiòarono in modo aperto nella prima metà del secolo III, con interventi oscillanti del papato a favore dell'una o dell'altra diocesi, ma la valle fu confermata ai vescovi di Torino (CASIRAGHI 1979, pp. 24-25 e 46-53). Dai 1772 fa parte della neoeretta diocesi di Susa (BARTOLOMASI, SAVI, VILLA 1972).
Pieve
Diversificata la situazione per quanto riguarda la dipendenza da una pieve delle chiese dei tre centri che formeranno dal 1927 il comune di Condove. La chiesa di S. Stefano di Frassinere è donata nel 1065 dal vescovo Milone, con S. Maria di Susa, a cui era soggetta, alla prevostura di S. Lorenzo di Oulx (COLLINO G. (a cura di), Le carte della prevostura di Oulx. Pinerolo 1905 (B.S.S.S. XXXIII), doc. 21, pp. 21 sgg.) e dipende, dal 1165, dalla pieve di S. Maria di Susa. Le chiese di S. Saturnino di Mocchie e di S. Rocco di Condove sono controllate dall'abbazia di S. Giusto di Susa, che sfrutta la propria esenzione monastica per svolgere funzioni di cura d'anime al di fuori e in contrasto con l'organizzazione vescovile (CASIRAGHI 1979; BARTOLOMASI, SAVI, VILLA 1972; PATRIA 1992).
Altre Presenze Ecclesiastiche
Dall'inizio del secolo XI estesa presenza fondiaria di S. Giusto: curtis di Mocchie (1033: C. CIPOLLA, Le più antiche carte diplomatiche del monastero di S. Giusto di Susa (1029-1212). in «Bullettino dell'Istituto storico italiano», 18 (1896), doc. II) ampliata nel successivo (curtis di Condove (conferma del 1147: op. cit, doc. VII), su cui l'abbazia costruisce una compatta signoria territoriale, dal XIII secolo almeno, con forme di amministrazione simili a quelle sperimentate dai conti sabaudi: «castellata» Presenza fondiaria e signorile di S. Michele della Chiusa, dal secolo X (CASIRAGHI 1993).
Luoghi Scomparsi
Non reperita informazione pertinente.
Comunità, origine, funzionamento
Tutte e tre le comunità – cioè Condove, Frassinere e Mocchie – sono sottoposte all'abbazia di S. Giusto di Susa, che, dal secolo XIII, organizza la propria signoria territoriale nella castellata di Caprie, il cui funzionamento è esemplato sulle contemporanee castellanie sabaude. Nella castellata di Caprie gli abati di S. Giusto hanno edificato il castello di Caprie, fra gli abitati di Caprie e di Condove, e un edificio fortificato, di minore importanza, a Mocchie, entrambi documentati dal secolo XIII (PATRIA E., PATRIA L 1963, p. 38).
Pur sottoposte al dominio abbaziale, le tre comunità - con maggiore efficacia e costanza Frassinere - dimostrano una discreta capacità di contrattazione, sia con il signore, sia con le comunità vicine. Con il signore contrattano le decime, le norme del diritto successorio; con le comunità confinanti i boschi, i pascoli, in età medievale soprattutto in montagna, in età moderna anche in pianura. Nella contrattazione con le comunità vicine spesso agiscono insieme con il loro signore, come nel 1446, quando tutte le comunità della bassa valle di Susa sottoposte a S. Giusto si contrappongono ad Avigliana, che vuole imporre il pagamento della leida (A.C. Condove, cat. V, Scritture antiche).
Sono abbastanza precoci (dai primi decenni del secolo XIII) le attestazioni del funzionamento organizzato delle comunità, per quanto limitate all'elezione di rappresentanti in occasioni particolari. All'inizio del secolo XVII, l'assemblea dei capi di casa elegge i sindaci, i consiglieri, i computatori; ratifica la nomina dell'esattore (incarico messo all'asta) proposta dai sindaci, approva la nomina del castellano, dei campari.
Statuti
Statuti concessi dall'abbazia di S. Giusto: 1288 (Frassinere), 1298 e 1313 (Mocchie), 1412 (Mocchie, Frassinere, Condove e castellata di Caprie), 1415 (Frassinere); nei locale A. C. e nell'A.S.T., Corte, Paesi per A e B, m. 65, Condove, 3 sono conservati altri statuti: 1431, 1460, 1461, 1463, 1468, 1479, 1480, 1505, 1506, 1509, 1557 (re di Francia), 1569, 1609, 1633, 1662 (Conferme abbaziali di capitoli e privilegi per le comunità di Condove, Mocchie, Frassinere); Franchigie concesse dall'abbazia di S. Michele della Chiusa: 1578 (Mocchie e Frassinere); Bandi campestri per terre dipendenti da S. Giusto (Monpantero, Foresto, Meana, Mocchie, Condove, Frassinere, Rubiana, Almese, S. Mauro e Rivera), 1730 (PATRIA, 1952, doc. XIII, pp. 142 sgg.).
Fascicolo.
Catasti
Nel locale A. C. sono conservati Catasti: 1547, 1591, 1627, 1667, 1790-91
1793, 1656. Consegnamenti 1365-1557.
Ordinati
Ordinati e verbali dei Consiglio comunale: dal 1585 (Condove), dal 1575 (Mocchie).
Dipendenze nel Medioevo
Il territorio di Condove è all'interno del comitato carolingio di Torino. Fra il secolo IX e il X è compreso nella vasta marca di Ivrea; quando questa è smembrata in marche di dimensioni inferiori, a metà del secolo X, entra a far parte della marca di Torino, governata ereditariamente dagli Arduinici.
Il marchese Olderico Manfredi ebbe dall'imperatore Ottone III la concessione dell'immunità sulle ricchezze fondiarie della famiglia, che si estendevano anche sui territorio di Condove, e che usò per dotare il monastero di S. Giusto di Susa, fra gli altri beni, della metà di una curtis.
Tenuta saldamente in mano dall'arduinica Adelaide fino alla morte, dal 1091 la marca si disgrego e la zona fra S. Ambrogio e Torino fu teatro di contese fra il vescovo torinese - che mirava alla costruzione di un principato vescovile, di cui Rivoli, saldamente in mano all'episcopio torinese, era l’avamposto verso la valle di Susa - e gli Umbertini conti di Moriana-Savoia, che controllavano il valico del Moncenisio e la media valle di Susa fino a S. Ambrogio.
Il monastero di S. Giusto di Susa, «monastero di famiglia” dei conti, con i villaggi da esso controllati, rappresentò una delle pedine più importanti giocate dai conti di Savoia per il consolidamento della propria presenza nella valle di Susa e per la penetrazione nel Torinese. Nel secolo XII, la zona fino ad Avigliana fu via via più saldamente sotto il controllo dei conti sabaudi, diventando il centro propulsore della loro espansione verso la pianura, attuata anche attraverso un'attenta politica stradale. Nella seconda metà del secolo XIII, dopo l'acquisizione del controllo di Rivoli nel 1247, il potere sabaudo si estende fino a Torino e a Susa e ad Avigliana sono stabilmente operante due delle castellanie - di cui fa parte anche il territorio di Condove - in cui si articola localmente il potere dei conti, e poi duchi, sabaudi.
Forte del rapporto privilegiato con i conti sabaudi, S. Giusto di Susa edifica in Condove una signoria territoriale, dal secolo XIII, con organizzazione amministrativa esemplata sulle castellanie sabaude, che prende il nome di «castellata”, con sede a Caprie per il territorio di Caprie, Mocchie, Frassinere, Condove. I poteri bannali sono quindi gestiti dall'abbazia di S. Giusto (l'abbazia gode dai 1147 del «receptuin comitale»; CIPOLLA, Le più antiche carte cit, p. 107), salvo il riconoscimento dei superiori poteri del conte di Savoia, che si esplica in particolare nella cavalcata e nel sostegno militare da parte degli uomini dell'abbazia (diploma di Tommaso I del 1212: CIPOLLA. Le più antiche carte cit., doc. 6, pp. 111-15) (SERGI 1961; PATRIA 1952; PATRIA 1993).
Feudo
Fino ai 1769 feudo dell'abbazìa di S. Giusto di Susa. Nel 1769 il feudo è incamerato dallo stato (Lettera patente per libera cessione, vendita e infeudatone del luogo di Condove: A. C. Condove, I, 6; Il comune di Mocchie affranca i pesi feudali e li regola per la somma annua di lire 1200 allo stato, oltre ai canoni dovutigli dai particolari per diritti di alpe, mulini e fucine: A.C. Mocchie, Perg., 33). 1769, aprile 28 Condove è infeudata a Chiaffredo Peyretti, presidente del senato del Piemonte, con il titolo di contea. 1750 Frassino è infeudata a Felice Bonaudo, nel 1761 con il titolo di contea.
Mutamenti di distrettuazione
Provincia di Susa (istituita da Carlo Emanuele I nel 1621).
Mutamenti Territoriali
Nel 1935 vengono aggregati al comune di Condove quelli di.Mocchiìe e di Frassinere (A.C. Condove, I, amministrazione; A.C. Borgone, 40, 11; Arch. Provincia di Torino).
Comunanze
1731 ca I lavori seguiti alla Perequazione del 1731 portano a controversie per l'attribuzione di porzioni di territorio fra Bruzolo e Frassinere (236 giornate di beni comuni; 50 giornate di prati e 227 di terra di 4° qualità in montagna attribuiti a Bruzolo), fra Borgone e Condove (53 giornate attribuite a Condove; 66 giornate attribuite a Borgone) fra Celle, Caprie e Novaretto da una parte e Mocchie dall'altra (27 giornate di prato attribuite a Celle, Caprie e Novaretto), fra Caprie e Mocchie (233, 320 e 262 giornate attribuite a Mocchie)(A.S.T,. Camerale, II Archiviaz., capo 21, n. 101).
Liti Territoriali
1316, novembre 12 Transazione fra la comunità Borgone e la comunità di Condove per possedimenti e pascoli in regione Monte della Rocchetta (A.S.T. Corte, Paesi per A e B, m. 40, Borgone, n. 1)
1322, luglio 14 Transazione fra l'abate di S. Giusto e l'abate di S. Michele su differenze di confine fra Celle e Mocchie (A.S.T. Corte, Paesi per A e B, m. Il, Condove, 1)
1377. gennaio 29 Transazione fra la comunità di Mocchie e la comunità di Frassinere su confini e pascoli (A.C. Frassinere, Pergamene, 14)
1521-1790 Lite fra S. Didero e Frassinere per la proprietà di terreni sui confini (A.C. S. Didero)
1624 Lite fra Mocchie e Lemie per pascoli (A.S.T., Camerale, art, 706, par. 13, m. II, n. 1)
1634-39 Lite fra Condove e Borgone per il pagamento dei carichi fiscali su beni posti sui confini (A.C. Borgone, 34, 1)
1635-45 Lite tra Condove e Borgone per il pagamento di carichi fiscali su beni in zona S. Valeriano (A.C. Borgone, 34,2)
1699-1700 Lite di Condove, Mocchie, Frassinere contro Borgone per la proprietà di beni in località La Rochiera (A.C. Borgone, 36, 4)
1746-52 Lite fra Condove e Mocchie per diritti di pascolo (A.C. Condove. IV. 16)
1746-52 Lite di Condove e Borgone contro il conte Groppello per il pagamento di canoni in zona Mollare (A.C. Borgone, 35, 1)
1756-59 Causa di S. Didero contro privati della borgata Maffiotto accusati di aver sradicato alberi in territorio di S. Didero (A.C. S. Didero)
1760 Causa G. A. Aiotto di S. Antonino/S. Didero/Frassinere per il pagamento di un bosco conteso fra le due comunità (A.C. S. Didero)
Fonti
A.C.B. (Archivio Storico di Borgone Susa).
A.C.C. (Archivio Storico del Comune di Caprie).
A. C.CO. (Archivio Storico del Comune di Condove).
A.P.T.  (Archivio Storico . della Provincia di Torino).
A.S.T. (Archivio do Stato di Torino).
A.S.T., Camerale, I Archiviaz., Perequazione del Piemonte, capo 21; art. 706;
A.S.T., Carte topografiche e disegni, Carte topografiche segrete, Borgonio B 1 Nero, Mazzo 1, "CARTA COROGRAFICA / DEGLI / Stati di S.M. il Re di SARDEGNA / data in luce / dall'Ingegnere / BORGONIO / nel 1683 / corretta ed accresciuta / nell'anno 1772". Borgonio (Ingegnere) [Stagnon 1772] Carta corografica degli Stati di terraferma di S.M. il Re di Sardegna. Copie 2 una in fol. 17, compresa la tabella di riunione; colla divisione per governi e la seconda composta di fol. 16 colla divisione della Provincia ed un'altra copia in 4 fol. (Manca la copia composta di fogli 16). (Note: Sul verso: "Carta III. / continente il Marchesato di Susa, il Contado di / Nizza, e le Provincie di Pinerolo, e Cuneo, con la maggior / parte di quella di Torino, piccola parte delle rispettive / Provincie di Moriena, Ivrea, Alba, Mondovì, e / Principato d'Oneglia, con le Frontiere di Francia / e parte della Provenza, il Principato di Monaco, e / piccola parte del Genovesato". L'originale seicentesco dal titolo "Carta generale de' Stati di Sua Altezza Reale" fu disegnato da Tommaso Borgonio ed inciso da Giovanni Maria Belgrano. Per l'edizione settecentesca qui conservata vennero aggiunti alcuni fogli raffiguranti i paesi di nuovo acquisto incisi da Stagnone su disegni di Castellino, Galletti e Boasso e vennero anche apportate alcune modifiche ai fogli disegnati dal Borgonio. Cfr. anche Carte Topografiche per A e B, PIEMONTE, n. 23 e Carte Topografiche Segrete, BORGONIO B 5 nero), Foglio 3, 1772, . Vedi mappa.
A.S.T., Carte topografiche per A e B, Susa.
A.S.T., Corte, Paesi per A e B, Caprie, Condove.
A.S.T., Corte, Provincia di Susa.
B.R.T. (Biblioteca Reale di Torino).
B.R.T., Ms. Storia patria, Relazioni degli intendenti, secolo XVIII.
Bibliografia
ALETTO C., MARGAIRA G., Il restauro di S. Rocco per una rilettura del tessuto storico dell'abitato di Condove, in «Segusium» 34 (1995X PP- 73-61
BARTACCHINI C., PIAZZA C., Condove (la perla di Susa) e la sua montagna. Noterelle storiche. geografiche e sociali. Torino 1941
BARTOLOMASI N., SAVI S., VILLA F., Storia, arte, attualità della Chiesa in Valsusa, Pinerolo 1972
BORRELLO F., Alcuni cenni istruttivi intorno al santuario e compagnia SS. Trinità del luogo di Frassinere. Susa 1879
CASIRAGHI G., La diocesi di Torino nel medioevo. Torino 1979 (B.S.S., 196)
MOLLO E., Le chiuse: realtà e rappresentazioni mentali del confine alpino nel medioevo, in «B. S. B. S”, 84 (1986), pp. 333-390
PATRIA E., PATRIA L., Castelli e fortezze della valle di Susa. Torino 1983
PATRIA L., Prima del Laietto: chiese, oratori e cappelle cimiteriali su terra monastica di S. Giusto di Susa (secc. XI-XV), in San Bernardo a Laietto. Chiese, cappelle e oratori trescati nella valle di Susa tardogotica. Borgone 1992, pp. 9-59
PAUTASSO L., Il santuario del Collombardo in Laietto di Condove. Borgone 1983
PINO G., Insediamento delle officine ex Bauchiero poi Moncenisio a Condove. Storicizzazione e riverberazione sul territorio. Tesi
PONZIO G., Pilone dei Colombaia. Frassinere. in «Segusium», 22 (1966).
Restaurazione: la Bassa Provincia (Almese. Avigliana. Bussoleno, Condove). in «Quaderni valsusini», 3 (1987), pp. 9-52
SACCHETTI F, Memorie della chiesa di Susa. Torino 1887
SAVI S., La cattedrale di S. Giusto e le chiese romaniche della diocesi di Susa, Pinerolo 1992
SERGI G., Potere e territorio lungo la strada di Francia. Da Chambéry a Torino fra X e XIII secolo. Napoli 1981
Descrizione Comune

Condove

     La formazione del territorio di Condove risente in modo chiaro di due elementi condizionanti: l'essere posto in una zona di confine e la presenza del monachesnio esente.
     A ridosso del territorio di Condove., nei territorio di Caprie (frazione Novaretto) è infatti collocabile Ocelum. che rappresentava il confine orientale delle terre del regno coziano prima della romanizzazione della valle di Susa (ritrovamenti romani a Condove e a Mocchie: CROSETTO, DONZELLI, WATAGHIN 1961, p. 392). Il confine non subì spostamenti né in età augustea, né in quella dioclezianea e costituì ancora il limite fra l'area longobarda e quella franca fino al secolo VIII, quando i Longobardi furono sconfitti da Carlomagno proprio nella zona fra Caprie/Condove e Chiusa S. Michele (MOLLO 1956, p. .346). Anche dopo la sconfitta dei Longobardi e l'inserimento della valle di Susa nel regno italico, la zona mantenne caratteristiche difensive e di confine, non più esclusivamente militare, ma doganale.
Nei secoli centrali del medioevo la valle di Susa fino alle «chiuse» fu l'area di sicuro possesso degli Urnbertini conti di Moriana-Savoia, dalla quale mossero per la penetrazione nella pianura padana, raggiunta nella seconda metà del secolo XIII. Appare del tutto evidente, allora, il significato della dotazione a S. Giusto di Susa, «monastero di famiglia» della dinastia e suo naturale alleato, nell'area di Condove, di possessi su cui il monastero segusino costruisce una signoria territoriale, non sottoposta all'autorità diocesana e di importanza fondamentale nell'opposizione dei conti al vescovo torinese (SERGI 1981).
L'attuale organiszazione ecclesiastica del territorio di Caprie riflette in modo chiaro le caratteristiche storiche dell'insediamento. Vi sono quattro parrocchie: S. Pietro in Vincoli (Condove), S. Stefano (Frassinere), S. Vito (Laietto), S. Saturnino (Mocchie).e numerose cappelle: 4 nel territorio parrocchiale di Condove; 7 in quello di Frassinere; 4 nel territorio di Laietto; 5 in quello di Mocchie. Soltanto la parrocchia di Laietto risale a un'epoca tarda (1629), le altre corrispondono alle tre comunità che erano organizzate dall'abbazia di S. Giusto di Susa, che, nella zona di Condove, su beni terrieri di cui era stata dotata dagli Arduinici, aveva edificato una forte signoria monastica, utilizzando sia l'esenzione che la rendeva indipendente dalle strutture diocesane, sia il naturale schieramento al fianco degli Umbertini conti.di Moriana-Savoia, discendenti di quegli Arduinici che avevano fondato, nei primi decenni del secolo X, S. Giusto come vero e proprio monastero «di famiglia».
La signoria monastica di S. Giusto si organizzò, dal secolo XIII, nella castellata di Caprie, che comprendeva le comunità di Caprie, Condove, Mocchie e Frassinere e che aveva il suo principale centro fortificato nel castello di Caprie, fra Caprie e Condove, collegato con un altro edificio fortificato a Mocchie.
Le tre comunità sono molto diverse dal punto di vista della consistenza numerica: nel 1356 (in un momento cioè di massima depressione demografica) sono sudditi di S. Giusto a Condove 20 fuochi, a Mocchie 91 fuochi, a Frassinere 55 fuochi (PATRIA 1982, pp. 217 sgg.); nel 1560 gli abitanti di Condove sono 300, quelli di Mocchie 1254, quelli di Frassinere 730 (A.S.T., Camerale., art. 531, m. 53); due secoli più tardi, al momento della redazione della Statistica generale, sono aumentati di poco quelli di Condove (340), di circa la metà quelli di Mocchie (1832), sostanzialmente stabili quelli di Frassinere (760) (A.S.T., Camerale, II Archiviaz.. capo 79. n. 11).
All'interno del controllo abbaziale, le tre comunità dimostrano una discreta capacità di contrattazione, sia con il signore ecclesiastico, sia con le comunità vicine. La comunità di Frassinere contratta con S. Giusto il versamento delle decime nei 1288 nel 1295 (A.C. Frassinere, Pergamene, 2); ottiene una riduzione del censo annuo per l'affrancamento delle decime nel 1367 (A.C. Frassinere, Pergamene, 6, 69); nel 1447 elegge propri rappresentanti per trattare con il castellano di Caprie riguardo a una vertenza con Mocchie (A.C. Mocchie, Pergamene, 13); nel 1473 discute con i rappresentanti dell'abate sulla giurisdizione locale (A.C. Frassinere, Pergamene, 65). Frassinere appare più intraprendente delle altre due comunità nella contrattazione con S. Giusto; nel 1454 la troviamo accanto alla comunità di S. Mauro e Rubiana (vedi scheda Almese) mentre redige un esposto rivolto a S. Giusto riguardante l'interpretazione delle franchige (A.C. Frassinere, Pergamene, 57).
La conflittualità delle tre comunità verso le comunità confinanti si sviluppa in modo diverso nelle varie epoche storiche. In età medievale avvengono, all'interno del territorio che oggi appartiene al comune di Condove, fra Celle e Mocchie nel 1322, fra Mocchie e Frassinere nel 1377, mentre in età moderna avvengono con altre comunità, soprattutto di pianura. Sono molto scarse le attestazioni di liti con altre comunità sulla montagna: nel 1624 fra Mocchie e Lemie, con risse fra pastori (A.S.T., Camerale, art. 706, par. 13, m. II, n.l). In pianura si ripropone a più riprese (1316, 1699-1700) un costrasto con Borgone per pascoli in regione Monte della Rocchetta; ancora con Borgone a metà del secolo XVII per il pagamento di carichi fiscali nella zona di S. Valeriano, dove c'era una grangia delle monache di Brione, esente da carichi fiscali.