Magliano Alpi

AutoriComino, Giancarlo
Anno Compilazione1998
Provincia
Cuneo.
Area storica
Monregalese.
Abitanti
1974 (ISTAT 1991).
Estensione
3263 ha. (ISTAT 1991).
Confini
A nord Bene Vagienna, a est Carrù, a sud-est Mondovì, a ovest Rocca de’ Baldi, Sant'Albano Stura e Trinità. L’isola amministrativa delle Alpi Seirasso, Brignola e Raschera confina con Frabosa Sottana, Frabosa Soprana, Ormea e Roccaforte Mondovì.
Frazioni
Magliano Soprano (o Carmine), Magliano Sottano e San  Giuseppe. Vedi mappa.
Toponimo storico
Malianum o Maglianum, con la variante Maglanum, ricordato in carte del 1007 e del 1014. Nel 1018 è denominato loco et fundo Malliano [Morozzo della Rocca 1894-1907, I, p. 316 e III, p. 286]. Il paese si denomina Magliano Alpi in seguito al Regio Decreto del 4 dicembre 1862.
Diocesi
Magliano fa parte della diocesi di Asti fino al 1388, quando rientra nel territorio assegnato alla nuova diocesi di Mondovì.
Pieve
Difficile determinare con esattezza la pieve di appartenenza, in quanto nel Registrum ecclesiarum dioecesis astensis del 1345 non è ricordato per Magliano al­cun edificio religioso. Potrebbe trattarsi, verosimilmente, della «plebs Morotii» per ra­gioni di vicinanza.
Altre Presenze Ecclesiastiche
Parrocchia della Natività di Maria Santissima a Magliano Alpi Sottano, eretta nel 1583 smembrandola da quella di S. Pietro e Paolo di Mondovì Breo. Cappelle campestri di San Giuseppe, San Grato e Sant'Antonio. Parrocchia della Beata Vergine del Carmine a Magliano Alpi Soprano, fondata il 20 marzo 1844 smembrandola da quella di Mondovì Breo, di cui costituiva una cappella rurale. Cappella di San Rocco, con affreschi del secolo XV. Parrocchia di San Giuseppe nella omonima frazione, fondata nel 1847 (Diocesi di Mondovì 1978, pp. 94-95). Di una mansio dei cavalieri di San  Giovanni di Gerusalemme, dipendente da quella di San Marco di Alba, abbiamo sparse testimonianze fino al 1291 [Morozzo della Rocca 1894-1907, I, p. 316].
Assetto Insediativo
Luoghi Scomparsi
  
Comunità, origine, funzionamento
La prima attestazione di una comunità organizzata è molto tarda (1698): sono infatti semplicemente definiti «vicini» quelli che, nel 1583, chiedono al visitatore apostolico Gerolamo Scarampi di erigere la loro cappella della Natività di Maria in parrocchia, per non vedersi negati i sacramenti in caso di piene del fiume [A.D.M., Visita pastorale Scarampi, I, p. 112].
Statuti
Non noti. Non si sono conservati bandi campestri.
Catasti
Mappa del territorio di Magliano estratta da quella originale sottoscritta Magliano li 23 novembre 1743 […] fatta da me infrascritto, Torino li 12 ottobre 1783, Nicolao Bojne misuratore generale di S.M.; Libro dei trasporti e partitario (secoli XIX-XX); Catasto napoleonico (1810-1812); Catasto novecentesco.
Ordinati
Delibere 1897-1903. Lacuna dal 1918 al 1947. Le delibere riprendono il 3 gennaio 1947 [A.C.M.].
Dipendenze nel Medioevo
Comitato di Bredulo. Magliano rientra tra le terre di cui possono disporre i signori di Morozzo sull’asse Morozzo-Bredulo. Nel 1043 il vescovo Pietro concede, tra l’altro, al monastero di S. Anastasio di Asti terre non preci­sate in Magliano (Guglielmotti 1990, p. 85), che rientrano tra quelle di competen­za dei «domini de Bredulo».
Nel Duecento troviamo alcuni che si denominano «Olla», che è problematico inserire nel consortile dei domini di Morozzo (AST, Corte, Paesi per A e B, Magliano, m. 1).
Feudo
Magliano viene infeudato a un ramo della famiglia Morozzo nella persona di Luigi Francesco con titolo comitale [Casalis 1842, p. 45]. In precedenza (1622) l’aveva avuto il conte Giovanni Antonio Mangarda, ma con validità dal 1632 [Michelotti 1921, p. 293].
Mutamenti di distrettuazione
Magliano fa parte del distretto di Mondovì come «villa» aggregata al terziere di Carassone. Nel 1698 diventa comunità autonoma nell’ambito dello Stato sabaudo. non sono segnalati dalle fonti mutamenti territoriali.
Mutamenti Territoriali
  
Comunanze
Al momento della divisione del distretto, alla comunità di Magliano vengono assegnate le Alpi Raschera, Seirasso e Brignola, poste tra i territori dei comuni di Frabosa Sottana, Frabosa Soprana, Ormea e Roccaforte, per un totale di circa 1350 ettari. Nel 1875 una sentenza della Corte d’Appello di Torino dichiara definitivamente che le tre Alpi fanno parte integrante del territorio di Magliano Alpi [C.U.C., Provincia di Cuneo, cartella 114, Magliano Alpi].
Liti Territoriali
Le fonti disponibili non evidenziano liti territoriali.
Fonti
A.C.M. (Archivio Storico del Comune di Magliano Alpi)
A.C.MO. (Archivio Storico del Comune di Mondovì), Cat. VII, Paesi diversi, fasc. 39.

A.D.M. (Archivio Storico della Diocesi di Mondovì), Visita pastorale Scarampi, I, p. 112.

 
A.S.T. (Archivio di Stato di Torino), Corte, Paesi per A e B, Magliano, m. 1.
C.U.C. (Commissariato per la Liquidazione degli Usi Civici, Torino), Provincia di Cuneo, cartella 114, Magliano Alpi.
Bibliografia
Casalis G., Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna, X, Torino 1842, pp.41-46
Diocesi di Mondovì, Annuario 1978, Mondovì 1978.
Michelotti A., Storia di Mondovì, Mondovì 1921.
Morozzo della Rocca E., Le storie dell’antica città del Monteregale ora Mon­dovì in Piemonte, Mondovì 1894-1907, voll. I-III.
Rosati M., Memorie su Magliano Alpi, Dogliani-Carrù 1933.
Descrizione Comune
Magliano Alpi
     II territorio comunale presenta una forma piuttosto stretta e allungata e si sviluppa sulla sinistra del fiume Pesio prima che questo, dopo pochi chilometri, confluisca nel Tanaro. Il paese non presenta un vero e proprio centro, ma si dispone lungo l’asse viario centrale costituito dalla strada provinciale che collega Carrù con la strada statale 28 per Savona.
Tre sono i nuclei principali: Magliano Soprano o Carmine, Magliano Sottano, con le due sezioni di S. Bernardo e di S. Antonio, e S. Giuseppe, sede del comune. Sulla sua parte destra il territorio degrada sino alle sponde del Pesio e comprende entrambe le rive, su quella sinistra sale sull’altipiano del Beinale. Una parte cospicua, poi, si trova in alta montagna, a 50 chilometri di distanza dal capoluogo, e costituisce l’isola amministrativa delle Alpi Raschera, Seirasso e Brignola.
Questa conformazione è frutto però della divisione del 1698 ed è difficilmente raffrontabile con quello che doveva essere il territorio di pertinenza della comunità dal Duecento in poi. La sua fisionomia appare sfuocata e incerta: abbiamo precoci testimonianze della sua esistenza da una serie di contratti di carattere patrimoniale, che però non contribuiscono a chiarirne i contorni. Infatti, se per certe espressioni Magliano appare al centro di un proprio territorio, per altre invece viene considerato di pertinenza di Bredulo (Guglielmotti 1990, pp. 130-131); per i suoi possessi nella zona il monastero di Pogliola paga la decima all’arciprete di Bredulo (Morozzo della Rocca 1894-1907, I, p. 243).
L’estendersi e il consolidarsi del distretto di Mondovì fa sì che Magliano diventi una «villa» aggregata al terziere di Carassone; il fatto che, anche in questo momento, segua le sorti di Bredolo (Breolungi) depone a favore di una loro stretta interdipendenza ab antiquo. L’impressione è avvalorata dalla giurisdizione religiosa nell’area: fino infatti allo smembramento del 1583, Magliano è sottoposto alla parrocchia dei SS. Pietro e Paolo di Breo, che ha ereditato le attribuzioni della chiesa di S. Maria Nova, sorta sulle pendici del Monte di Vico agli inizi del Duecento come filiazione da S. Maria di Bredulo. Nella supplica indirizzata al visitatore apostolico Scarampi vi figurano soltanto «vicini» e non una rappresentanza scelta e organizzata, proprio per l’estrema frammentazione del villaggio, che ha una conformazione per alcuni aspetti simile a quella di Pianfei.
Il territorio che gli viene assegnato al momento della divisione del 1698 s’incunea tra quello di due città, Bene e Mondovì, ed è connotato dal corso del Pesio, che, con le sue “corrusioni”, lo condiziona a intervalli irregolari. È forse per questo che alla comunità sono state attribuite, per la parte che lo attraversa, entrambe le sponde. Purtroppo la documentazione non ha restituito materiale utile per una meditata disamina di questo problema. Il territorio viene misurato nel 1741-1743 e nel 1783; in mezzo si colloca una ricognizione di alcuni termini di confine dei territori di Bene, Trinità e Magliano in conseguenza del riadattamento della strada da Carrù a Trinità (AC Mondovì, Cat. VII, Paesi diversi, fasc. 39).